In quello stesso periodo nella Repubblica Ceca ho vinto un concorso con un bronzo di cavallo al trotto a grandezza naturale. Attraverso lo studio di questo tema si è rivelato ai miei occhi un nuovo meraviglioso universo fatto di cavalli e movimento. Ho capito che l’uomo moderno ha infinite possibilità di conoscenza quando riesce a ritornare alla sua originaria natura di cavaliere a cavallo. Nella mia filosofia l’uomo non è un fantino da corsa. È invece un cavaliere che stabilisce con il suo cavallo un rapporto di armonia, un rapporto basato su ritmo, equilibrio e rispetto. In quest’ottica, il cavallo non è considerato come un apparato ginnico; ma al contrario è considerato come un Essere Vivente dotato di una sua intrinseca bellezza e di un’Anima. Il cavallo era inteso in questo modo già negli antichi testi della storia slava. Come scultore, ritrovo nel soggetto del cavallo l’armonia delle proporzioni degli antichi greci, il rinascimento, il sublime barocco e anche il concetto di cattedrale in movimento di Rodin.
Non considero il tema del cavallo come un semplice “genere”, piuttosto lo considero come un mezzo spirituale per conoscere in profondità il mondo. Per me la Vita stessa è un miracolo di equilibrio divino; per esempio se non ci fosse la luna, che bilancia l’inclinazione assiale della Terra, non ci sarebbe vita sul pianeta. Considero l’Equilibrio come espressione di Dio, precondizione necessaria alla vita. La perdita di Equilibrio causa malattia, follia e morte. Tutti i grandi capolavori dell’arte sono basati sul raggiungimento dell’Equilibrio e ogni puro pensiero artistico tende verso questo Equilibrio. La musica e l’equitazione contengono entrambe questo Equilibrio, sul quale si basano e dal quale non possono prescindere.Il codicillo all’autobiografia
Volevo essere conforme con abitudine della obiettivitá e descrivere mia indescrivibile vita riassunta. Pero, ci manca la sostanza, quindi la voglio aggiungere in questo supplemento.
Mie prese verso lavoro creativo e anche le oppinioni di cittadino provengono dalla stima verso tutto creato. L’amore, che mi apre il conoscimento mi conduce alla persuasione dell’anima di albero, anche della vita dei sassi. Scendo con i gradi d’Aristotele ancora piú profondo, sotto il grado dell’anima vegetativa, perche intuisco, che la vita non era stata nata per combinazione delle composizioni di non vivo, ma che sia la sostanza dei tutti elementi, che é nascosta nella polvere astrale, e che la sua volontá dopo miliardi anni costringa la polvere perspicare per la coscienza.
Nel tempo d’oggi vedono la vita invece da sopra aspirata in materia o trascinata dall’universo. Vedono a parte lo spirito e accanto la materia, eventualmente lo spirito non accetano affatto. Stante che la scienza medesima ci dimostra che tutta materia dell’universo fu stata nata di niente, io la percepisco animata, perche per lo spirito creata. Mio stupore della natura non proviene solo dal suo splendore e incomprensibile perfezione, ma sento anche una sacra stima verso la sorgente della sua creazione, verso la santa profonditá impervia per l’indagine umana, dalla quale scaturisce tutta esistenza.
Tale vista sulla realtá mi rende piú difficile la sua plasmazione. Malgrado tutto ció devo raccogliere coraggio di venire alle mani con creta per qualche forma. In questo caso mi rivolgo per aiuto alla musica e cerco di fare una scultura costruita sui principi organici musicali.
Tale impostazione della scultura non proviene solo dalle mie considerazioni, ma anche dalla tradizione scultorea di mia regione, fondata soprattutto da Maestro Matias Bernard Braun. Sue splendide sculture dinamiche e svolazzanti sono sempre la musica in pietra, composta dai ritmi plastici portanti una melodia sempre umanamente fervente e compassionevole. É molto difficile oltre a una sincera ammirazione accanto a lui ancora qualcosa fare da me medesimo, peró vana speranza mi sempre trascina al nuovo lavoro.Questa é allora la sostanza della mia vita mancante nell’autobiografia, e in questo codicillo é stata aggiunta.
Petr Novák